Le cure proposte sono individuate sulla base di una accurata valutazione medico-psichiatrica,   della storia anamnestica e familiare  ma anche tenendo conto dello specifico significato e momento esistenziale dei disturbi presentati.

La valutazione iniziale è in genere affidata ad uno psichiatra psicoterapeuta, che effettua una valutazione diagnostica medico-psichiatrica, al fine di identificare il disturbo presentato, la eventuale utilità e necessità di un intervento anche psicofarmacologico, l’opportunità di un  trattamento psicoterapeutico (da effettuarsi  in associazione, in alternativa e/o in seguito alle cure mediche)  e escluda la concomitanza di altri fattori organici, (anche prescrivendo esami  ematologici diagnostici e strumentali).

I trattamenti proposti sono concordati con il paziente e possono prevedere, a seconda delle necessità, cure psicofarmacologiche e/o interventi psicoterapeutici.  Le cure proposte sono comunque dettagliatamente illustrate e concordate con i pazienti, per l’ottenimento di un consenso pienamente consapevole e informato (come previsto dalla legge e suggerito da principi etici e deontologici).

Ogni informazione data nel corso dei colloqui è soggetta in modo rigoroso alla legge sulla Privacy. Tutte le informazioni sono coperte da segreto professionale e non sono comunicate ad alcun soggetto terzo. Nessuna informazione data ai professionisti presso i nostri studi è accessibile alle agenzie esterne ( anagrafe sanitaria, registri ospedalieri, pubblica sicurezza ecc.).

Per la parte psichiatrica, nella prima visita, si valutano i dati anamnestici, le condizioni psicofisiche l’eventuale documentazione clinica (portatela!), si effettua l’esame psichico, la formulazione diagnostica e si concorda il progetto terapeutico. Le visite psichiatriche di controllo sono effettuate in genere (salvo diversa necessità clinica e di tutela) con cadenza mensile, variabile a seconda delle esigenze.

Le cure psichiatriche permettono, in genere (nei casi ad es. di depressione o disturbi d’ansia), un pronto miglioramento e spesso danno la remissione dei sintomi nel giro di poche settimane.  Le cure mediche sono in genere mantenute (per un tempo variabile a seconda delle diverse necessità, in genere un anno) per permettere la stabilizzazione dei risultati e evitare le recidive: il mantenimento della cura è in genere privo di effetti collaterali a breve o lungo termine. Contrariamente a quanto spesso comunemente si ritiene, molti moderni psicofarmaci sono molto ben tollerati, non danno in genere sedazione o sonnolenza e (salvo per gli ansiolitici, spesso usati senza prescrizione!) non danno tolleranza o dipendenza, cosi  da poter essere usati per periodi di tempo anche lunghi senza  determinare danni fisici, cerebrali, alterazioni epatiche, ematologiche e di altro tipo.

Data la loro utilità terapeutica, la grande maggioranza degli psicofarmaci è mutuabile dal Servizio Sanitario Nazionale: sono esclusi invece i cosiddetti ”ricostituenti” e gli ansiolitici ( le “Benzodiazepine”, valium, en, tavor, minias ecc) che pur se efficaci come semplici sintomatici e non modificano il decorso dei disturbi.

Qualora le situazioni cliniche siano di complessità e sofferenza tali da non permettere un trattamento ambulatoriale, sarà nostra cura, concordandolo con il paziente, organizzare il ricovero presso le Case di Cura  Specialistiche e con i Servizi Psichiatrici pubblici del territorio. 

Il trattamento psicoterapeutico ha invece una durata molto variabile, che dipende degli obiettivi concordati, necessità emergenti, tecniche  e modalità adottate, spaziando da pochi incontri a più mesi.  Il percorso terapeutico è perciò concordato  con il curante  decidendo nel corso delle prime visite le prospettive, i tempi e gli obiettivi. In genere le sedute di psicoterapia sono settimanali, salvo  una frequenza diversa in base ai bisogni.

In genere i medici e terapeuti danno la possibilità di essere contattati in caso di necessità, attraverso  il telefono, skype, mail a seconda degli accordi e necessità.